QR 4 Sai leggere un campanile?

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Sai leggere un campanile?

Il campanile ha delle funzioni municipali: è espressione dell’orgoglio communale, torre di avvistamento, emettitore di segnali convenuti e di notizie per la gente del borgo sparpagliata nei dintorni: segnale d’allarme, rintocco a morto, annuncio di funzioni religiose, battesimi, matrimoni, annuncio dell’Angelus Domini … A modo suo, fa parte del linguaggio simbolico della chiesa romanica, ricordando e proclamando urbi et orbi che il mondo visibile è voluto da Dio e vive dell'Alleanza stabilita con gli uomini. È una torre quadrata (come le 4 forme dell'ordine stabilito all’inizio della Genesi), con aperture riferite alla storia dell'Alleanza : 8 finestre ( i 6 giorni della Creazione + il Shabbat + il giorno della Resurrezione) al primo piano; 12 finestre (12 tribù d'Israele; 12 apostoli) al secondo. Negli angoli superiori 4 piramidioni tetraedrici (il triangolo, indeformabile, immagine della verità) affermano la Verità intangibile dei 4 Vangeli ai 4 punti dell'orizzonte.
Sopra, la cuspide si lancia nel cielo.

Perché questi speroni sugli 8 spigoli: un ornamento o una specie di scala?
La cuspide, elegante triangolo che si staglia sul cielo, è una rappresentazione in prospettiva del cammino verso la Vita Eterna. – Quelli che vanno ripetendo che quei tempi remoti ignoravano la prospettiva si sono mai chiesti quale senso può avere erigere oggetti così pericolosi nei cieli della cristianità? D’altronde, il Cielo è evocato dalla piccola sfera posata sulla punta. La cuspide presenta, tutti giorni e ai quattro punti dell’orizzonte, l'immagine delle due inclinazioni dell'anima umana:  

  • verso il mondo sensibile: l’inclinazione della ragione e dell'azione, del lavoro per il Bene;
  • verso il mondo spirituale: l’inclinazione dell'intelletto e della contemplazione, della preghiera per il Vero.

E’ l'immagine dell'anima come ricevitore (l'intelletto) e trasmettitore (la ragione) della vita in Dio. "Ora et labora" ordina la regola di San Benedetto, ed è quello che dice a tutti, passanti e parrocchiani, la cuspide del nostro campanile.
La cuspide è quindi l'immagine della via del Cielo, costellata di tappe da percorrere lungo gli otto giorni della vita. Qui le tappe sono 8 (5+3) dalla base al culmine, come sulla torre settentrionale di Chartres. A volte ci sono due cuspidi come a Chartres, come a Strasburgo ecc… per proclamare, urbi et orbi,  le due nature, umana e divina, di Gesù Messia. E sempre in  cima, rappresentando l’adempimento prima del Cielo,  sono presenti le quattro virtù cardinali:

Prudenza, Temperanza, Forza, Giustizia.

Queste virtù, acquisite dall’uomo, sono  frutti e germogli degli atti moralmente giusti, in quanto attivano tutte le potenze che permettono all’essere umano di comunicare con l’amore divino. Si raggiunge così l’apice del cammino della Vita, lo scopo di una vita virtuosa essendo infatti quello di entrare nella filiazione divina.

Le tre ultime tappe, al di sopra degli sfiatatoi superiori, si collocano già nella trascendenza delle Beatitudini:

il Vero, il Bello, il Bene.

Tra gli sfiatatoi superiori e inferiori, si osserva la "Lira con dieci corde” dei salmi.

L'anima  canta come una lira. In effetti, l'intelletto tramite la saggezza apre potenzialmente alla contemplazione e, di qua, porta alla conoscenza, la conoscenza senza dimenticanza: cinque tappe verso la Verità. Simultaneamente, la ragione, tramite la prudenza, apre potenzialmente all’azione e successivamente alla virtù, alla fede. Cinque tappe verso il Bene. L'armonia in tutto questo emana dalla  fecondità dei dialoghi tra intelletto e ragione, saggezza e prudenza, contemplazione e azione, conoscenza e virtù, conoscenza senza dimenticanza e fede…
La ragione che porta potenzialmente alla fede? Per i nostri contemporanei, abituati a contrapporre fede e ragione, la cosa è singolare; ma, a pensarci bene, è… proprio ragionevole?